
La prevenzione della cistite con il D-mannosio
Ecco perché caldeggiamo l’utilizzo del D-Mannosio per la prevenzione delle cistiti ricorrenti.
Una prima metanalisi è uscita sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology, e conclude che: «…rispetto al placebo, il D-mannosio appare protettivo nei confronti delle infezioni urinarie ricorrenti, ha probabilmente la stessa efficacia della profilassi antibiotica, ed è ben tollerato, con effetti avversi minimi».
Gli autori dello studio menzionano l’ampia gamma di effetti collaterali degli antibiotici: diarrea, nausea, mal di testa, bruciore vaginale, candidosi, ma anche inconvenienti più seri pur se meno comuni. Infatti, ad esempio, l’utilizzo a lungo termine della nitrofurantoina può provocare tossicità polmonare ed epatica, mentre il trimetoprim-sulfametoxazolo è stato associato a discrasie ematiche e a diverse gravi reazioni cutanee. Ovviamente l’utilizzo prolungato degli antibiotici crea anche un’alterazione del microbiota, con tutti i seri problemi che questo comporta.
Il D-mannosio rappresenta una promettente strategia preventiva delle infezioni urinarie.
Nella metanalisi sono stati inclusi 3 studi clinici, per un totale di 248 partecipanti (5 ulteriori studi, per un totale di 8, sono stati analizzati qualitativamente, mentre altri 4 sono attualmente in corso o programmati). Gli studi sono tutti concordi nel rilevare un effetto positivo del D-mannosio. Dall’analisi statistica emerge che l’utilizzo di questo zucchero riduce il rischio di infezioni del tratto urinario di ben il 77% (valore medio, con variazioni tra l’86 e il 63%).
Gli autori sono quindi dell’idea che le prospettive di applicazione del D-mannosio nella prevenzione delle infezioni urinarie siano molto promettenti.
Questa sostanza poi presenta effetti collaterali minimi: uno degli studi analizzati riporta una bassissima (circa 8%) incidenza di diarrea, e un altro menziona il fatto che il D-Mannosio ha causato meno effetti collaterali della profilassi antibiotica.
A brevissima distanza dalla prima, su European Urology Focus è stata poi pubblicato un secondo studio, questa volta senza metanalisi. In questo caso sono stati presi in considerazione 6 studi clinici su un totale di 695 persone, comprendenti anche individui di sesso maschile (tra cui pazienti che dovevano sottoporsi a indagini urologiche invasive oppure con vescica neurologica o sclerosi multipla, anche cateterizzati).
In tutti i casi il trattamento con D-mannosio ha dato risultati positivi in termini di miglioramento dei sintomi e/o riduzione degli episodi di cistite. Nei tre studi che prevedevano come controllo una terapia antibiotica, l’azione preventiva del D-mannosio è stata pari o superiore a quella della profilassi antibiotica. E praticamente senza effetti collaterali.
In conclusione gli autori scrivono: «Il D-mannosio è risultato efficace nel ridurre l’incidenza delle infezioni urinarie ricorrenti, migliorare i sintomi urinari, e di conseguenza aumentare la qualità di vita dei pazienti. Può essere usato come trattamento integrativo o alternativo delle infezioni del tratto urinario ricorrenti».